Arezzo, il distretto dell’oro di Arezzo cresce dell’11,4 per cento. Fa segnare in particolare un +10 per cento l’export verso Hong Kong, balzano in avanti Stati Uniti e Emirati Arabi: tutti compratori presenti anche oggi a Gold Italy, la rassegna giunta alla settima edizione e che animerà la città fino a lunedì.
Una fiera che si fa apprezzare per gli incontri efficaci e gli utili contatti diretti tra distributori e produttori, non solo artigiani dell’oro, dell’argenteria e creativi di gioielli ma anche aziende specializzate nel confezionamento o in tecnologie a supporto di innovative lavorazioni.
Certo la crescita dell’export dell’oro, che ad Arezzo costituisce i due terzi di tutte le esportazioni, è amplificata dall’aumento del prezzo dall’inizio dell’anno del metallo, lievitato del 9 per cento. Ma il dato rimane positivo. “Gli effetti della crisi passata ancora si sentono” commenta a margine dell’inaugurazione l’assessore alle attività produttive della Toscana, Stefano Ciuofffo. Al taglio del nastro ha sostituito il presidente Rossi, che non è riuscito ad essere presente. “Ancora – ammette Ciuoffo- non siamo in una stagione in cui possiamo dire di aver messo in sicurezza il recupero della nostra economia. Questo si riverbera su tutti i settori, compreso quello dell’oro e dei beni voluttuari”.
“Ma nonostante la difficoltà – prosegue l’assessore – il sistema delle piccole e medie imprese, quell’artigianalità che costituisce la caratteristica del nostro sistema produttivo, sta tenendo e riesce a stare sui mercati e a competere. Siamo convinti che ci sia spazio per buone economie e per questo occorre rispondere alle sollecitazioni del settore”.
La Regione insomma c’è e ci sarà ancora, ribadisce Ciuoffo: anche a sostegno di Arezzo Fiere. “Ma pure gli altri soci pubblici – precisa – stanno lavorando, ciascuno con i propri strumenti, per aiutare la società a superare il momento di difficoltà: un ente che ha bisogno di trovare il giusto equilibrio rispetto a scenari economici che oggi non sono più quelli di ieri”.
Nel corso del 2019 la Regione ha valutato e deciso di acquistare la collezione “Oro d’autore”, di proprietà di Arezzo Fiere. La cifra, attorno a un milione e 600 mila euro, potrà essere utilizzata per ripianare il bilancio della società e pagare gli stipendi arretrati. Le risorse sono state impegnate con la variazione di fine anno. “I soldi non arriveranno subito, ci vorrà qualche mese ancora – spiega l’assessore – ma è un’azione che intanto dà certezze al bilancio di Arezzo Fiere. Siamo disponibili anche ad un’anticipazione di una prima tranche, laddove fosse necessario”. Dopodiché, ripete Ciuoffo, per far sì che la gestione futura del polo fieristico sia in grado di reggersi sulle proprie gambe occorrerà un’attenta analisi su dimensioni ed operatività, consideran do magari anche una dismissione di alcuni spazi, se non necessari, ma chiaramente a prezzi di mercato.
Intanto Gold Italy ad Arezzo prosegue fino a lunedì 28 ottobre. Sono circa duecento gli operativi selezionati invitati , provenienti da Stati Uniti, Medio Oriente, Sud Est Asiatico e Est Europa, ovvero i principali mercati di esportazioni del ‘made in Italy’. In mostra (e soprattutto a caccia di buoni affari) c’è il meglio dell’oreficeria italiana, rappresentata da una selezione di aziende provenienti naturalmente da Arezzo ma anche da altri distretti orafi nazionale come Vicenza, Valenza, Torre del Greco o Milano. All’inagurazione dell’evento ha partecipato anche l’assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture, aretino, Vincenzo Ceccarelli.